PIAZZA DI SPAGNA

Piazza

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Durata file audio: 2:16
Autore: STEFANO ZUFFI E DAVIDE TORTORELLA
Italiano Lingua: Italiano
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Al centro di piazza di Spagna puoi ammirare la famosa Barcaccia, una graziosa fontana realizzata nella prima metà del ’600 da Pietro Bernini con l’aiuto del famoso figlio Gian Lorenzo. Pare che lo scultore vide una barca abbandonata che gli diede l’idea di scolpire nella pietra una barca semisfondata che emerge dal livello della strada e spara acqua da quattro bocche di cannone.

Dedica la tua attenzione anche all’altro monumento che abbellisce questa piazza armoniosa: è la colonna dell’Immacolata Concezione, eretta a metà dell’800. Nella statua di bronzo in cima riconosci la Madonna, alla base quattro profeti in marmo.

Naturalmente piazza di Spagna è uno dei principali punti di riferimento del centro di Roma, con i suoi bei palazzi sei-settecenteschi che la circondano come una scenografia teatrale, in perfetta armonia con la fontana. Tra essi ti segnalo il collegio di Propaganda Fide, che incorpora la chiesa dei Re Magi, entrambi opera di Francesco Borromini, anche se la facciata rivolta a piazza di Spagna è del “rivale” Bernini, e il Palazzo di Spagna, che dà il nome alla piazza come ti ho già detto è sede dell’ambasciata di Madrid presso la Santa Sede. Gli edifici, un tempo di due piani, sono stati alzati nei secoli successivi senza tuttavia alterare l’aspetto della piazza.

Due palazzetti ospitano piccoli ma preziosi musei che potresti visitare. Uno fu la casa del grande pittore novecentesco Giorgio de Chirico, e vi potrai ammirare numerose sue opere. L’altro raccoglie cimeli di due sommi poeti inglesi morti in Italia: Keats e Shelley.

Se vuoi una pausa in perfetto stile british, la storica sala da tè Babington’s, fondata a fine ‘800 da due signorine inglesi, ti offre un ulteriore tocco internazionale in una piazza che è anche il punto centrale della più elegante zona di shopping nella Città Eterna.

 

CURIOSITÀ: Via del Babbuino, una delle strade che sfociano in piazza di Spagna, prende il nome da una scultura romana con un personaggio così malconcio che sembra quasi una scimmia. Per antica tradizione è una delle cosiddette “statue parlanti” di Roma: nel senso che intorno alla scultura venivano lasciate frasi o scritte anonime, spesso di carattere satirico.

 

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