Durata file audio: 2.26
Autore: STEFANO ZUFFI E DAVIDE TORTORELLA
Italiano Lingua: Italiano

Nel Duomo di Torino il bianco domina dappertutto, perciò anche all'interno ti ritrovi immerso in una luce candida che corre lungo le pareti dove si alternano eleganti pilastri e semicolonne che arrivano fino al soffitto. Le arcate attirano il tuo sguardo verso l'altare maggiore, e dietro, alla scenografia che precede la cappella della Sindone.

La struttura rinascimentale del Duomo fu progettata dall’architetto fiorentino Meo del Caprina in modo semplice e coerente, nell’ultimo decennio del ’400, anche se come ti dicevo nei secoli successivi si sono susseguiti vari interventi decorativi e abbellimenti. Sugli altari laterali puoi vedere numerose tele e sculture barocche, tipici esempi del gusto sabaudo del ‘600 e  ‘700.

Subito dopo l’ingresso, addossata alla facciata, tra la porta di destra e quella centrale puoi ammirare la più bella scultura conservata nel Duomo: è la Tomba di Giovanna d'Orlier de la Balme, opera francese del ‘500, concepita come una elegante nicchia in cui si trova la statua della gentildonna defunta, inginocchiata in preghiera.

Se preferisci la pittura, vai vicino all'altare della seconda cappella sulla destra, per   ammirare le numerose tavole che compongono il ricco Polittico dei santi Crispino e Crispiniano, protettori dei ciabattini, commissionato dalla Compagnia dei Calzolai all’inizio del ’500. Molto gustose sono le piccole scene narrative, che un tempo formavano le ante laterali dell’opera.

In fondo alla navata sinistra, in alto, puoi vedere la tribuna reale: è una ricca balconata settecentesca riservata ai membri della famiglia Savoia, che in questo modo potevano assistere direttamente alla Messa passando dal Palazzo Reale.

Sul fondo della chiesa, dietro l’altare maggiore e i sedili di legno del coro, noterai una curiosa “prospettiva”, ovvero un dipinto che simula un’architettura inesistente. Infatti la chiesa fa tutt’uno con la Cappella della Sacra Sindone.               

 

CURIOSITÀ: I terremoti sono davvero rari a Torino, ma l’arcidiocesi del Duomo ha pensato che non si sa mai ed ha commissionato uno studio sulla vulnerabilità sismica del campanile. Dopodiché simuleranno un terremoto per vedere se il campanile regge!

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