Amedeo di Francesco, anche conosciuto come Meo del Caprina (1430 – 1501), fu un architetto, ingegnere e scultore italiano del Rinascimento attivo a Roma e a Torino nella seconda metà del XV secolo. Le prime notizie sulle sue opere risalgono al 1453 a Ferrara.
Dal 1462 si trasferì a Roma, dove lavorò al Palazzo Barbo, meglio conosciuto come Palazzo Venezia, e in Vaticano nella Loggia dei Penitenzieri, la quale fu demolita nei successivi lavori di ricostruzione della Basilica Vaticana.
Nel 1492 ricevette l'incarico dal cardinale Domenico della Rovere, divenuto vescovo della città, di costruire il nuovo Duomo di Torino.
Amedeo di Francesco portò a Torino, fino ad allora legata per tradizione e vicinanza all'architettura gotica d'oltremare, il primo esempio di architettura rinascimentale tipicamente toscana. In questo progetto, elementi che ricordano le architetture di Brunelleschi e Alberti si fondono in una struttura fondamentalmente semplice e lineare.
Una lapide sepolcrale scolpita da lui si trova nella Chiesa di Sant'Agostino a Carmagnola.