Il Museo dell’Aeronautica Gino Caproni di Trento è un’eccellenza nel suo campo per diverse ragioni tra cui la sua lunghissima storia. La sua fondazione risale agli anni Venti del Novecento, quando il pioniere dell’aviazione e costruttore di velivoli trentino Gianni Caproni, detto Gino, decise di salvare dallo smantellamento alcuni dei più importanti velivoli delle sue officine e di conservarli all’interno dello stabilimento. In questo modo diede vita al primo esempio di museo aziendale in Italia e alla più antica istituzione aeronautica al mondo.
Grazie al successo industriale, nel periodo tra le due guerre mondiali che portò il Gruppo Caproni ad essere tra i principali costruttori di aerei del mondo, le collezioni del museo si arricchirono di nuovi velivoli, insieme a documenti, libri, immagini e cimeli che raccontano la storia dei pionieri dell’aviazione. Ad affiancare Caproni in questa opera ci fu la moglie Timina, donna di raffinata cultura e, come il marito, grande appassionata d’arte. All’interno del museo si trovano infatti numerose opere, perlopiù futuriste, appartenenti alla collezione della coppia.
Tra gli aeromobili esposti in quella, che dal 1992, costituisce la sede del Museo presso l’aeroporto di Trento, ti segnalo l’avveniristico Caproni Ca.6, disegnato da Caproni nel 1911, che è il più antico dei velivoli esposti; oppure il Caproni Ca. 100, chiamato Caproncino, un biplano, cioè un velivolo a doppia ala, molto popolare in Italia durante gli anni Trenta, e il Savoia-Marchetti S. 79, aerosilurante utilizzato dalle truppe italiane durante la Seconda Guerra Mondiale.
Da notare poi il rivestimento originale in seta dell’Ansaldo A.1 Balilla, velivolo proveniente dalla collezione di Natale Palli, il pilota che nel 1918 accompagnò il celebre poeta Gabriele D’Annunzio durante il suo volo su Vienna. Sul piazzale di ingresso puoi ammirare un Lockheed F-104G Starfighter, un caccia americano utilizzato dall’Aeronautica Militare nel dopo guerra.
Ti saluto con una curiosità: Sai perché uno tra i velivoli conservati al Museo è esposto sottosopra? Perché è il Breda Ba. 19, celebre aereo acrobatico degli anni Trenta, che nel 1933 vinse il record mondiale di durata in volo rovesciato.