SANTA MARIA MAGGIORE TRENTO, Interno
Vedi tutti i contenuti di TrentoCome puoi notare, il magnifico interno è ad aula unica con ai lati una serie di cappelle. Prova a immaginare la vasta navata gremita da ecclesiastici intenti a discutere su come riformare la Chiesa, in risposta alla sfida senza precedenti lanciata da Martin Lutero con l’avvio del movimento protestante.
Questo fu quanto avvenne tra le mura della basilica per oltre un anno e mezzo, dall’aprile 1562 fino a dicembre 1563, durante la terza e ultima fase del Concilio di Trento.
Di quell’importante evento oggi rimangono alcuni dipinti che ritraggono le sessioni, con le scene e i personaggi che vi presero parte, immortalati anche negli affreschi che decorano le volte sopra la navata, eseguiti nel 1902 da Sigismondo Nardi. Le attuali volte infatti, non sono quelle originali della chiesa cinquecentesca, scomparse a seguito di un crollo avvenuto a inizio dell’800.
Un tratto distintivo della basilica è anche l’assenza del transetto, cioè del rettangolo che interseca la chiesa tra la navata e l’altare per dare all’edificio una forma a croce. La pianta, firmata dall’architetto responsabile della costruzione cinquecentesca, Antonio Medaglia, riprende infatti quella ideata da Leon Battista Alberti per la chiesa mantovana di Sant’Andrea, capolavoro dell’architettura rinascimentale, che ne è priva.
Il vescovo Clesio conosceva direttamente quella chiesa con la quale voleva tracciare un legame esplicito per dare l’avvio alla nuova arte umanistica rinascimentale nei territori del principato di Trento, da lui guidato.
Ti suggerisco di camminare lungo i perimetri della navata per ammirare i sontuosi altari di marmo e le pale d’altare delle cappelle laterali in stile barocco.
In prossimità dell’altare non perderti lo scenografico pulpito barocco con baldacchino e l’organo a canne, realizzato nel 1928 in sostituzione di quello originale. Di forte impatto è anche lo spazio dedicato al coro del Cinquecento, realizzato in marmo decorato da bassorilievi.
Curiosità: all’inizio del Settecento questa chiesa ospitò un concerto del grande compositore barocco Georg Friedrich Händel, arrivato a Santa Maria Maggiore per suonare l’organo che all’epoca era uno dei migliori del mondo.