BASILICA DEI FRARI

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Durata file audio: 2:46
Autore: STEFANO ZUFFI E DAVIDE TORTORELLA
Italiano Lingua: Italiano
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La basilica dei Frari è stata la prima chiesa di Venezia a prevedere un biglietto d’ingresso, e per questo è probabile che tu sia entrato dal fianco sinistro. In ogni caso, portati subito all’inizio della navata centrale, per farti un’idea d’insieme della struttura generale della chiesa.

 

La prima impressione che ne avrai è quella di una chiesa luminosa ma piuttosto severa. Le tre navate sono scandite da dodici colonne cilindriche alte e possenti, che sono un chiaro riferimento simbolico al numero degli Apostoli. I bordi delle arcate sono in cotto, e puoi apprezzare il piacevole contrasto con l’intonaco chiaro che dà una tonalità calda alla vastità dell’ambiente. Lo slancio verticale dell’architettura gotica è attenuato dalle travi di legno che collegano le arcate.

In fondo alla navata centrale avrai già notato l’elemento inconfondibile: il grande coro dei frati, cioè l’insieme dei sedili intagliati, inclusi nel grandioso recinto di pietra decorato da bassorilievi. Dall’apertura al centro, sopra l’altare maggiore, puoi ammirare la splendida pala dell’Assunta di Tiziano.

Passeggiare lungo le navate dei Frari equivale a percorrere un affascinante itinerario nell’arte italiana dal ’300 all ’800. Le numerose cappelle piene di dipinti e statue e le tombe imponenti sembrano quasi contraddire la semplicità della struttura.

Prima di addentrarci nella maestosa navata centrale, dai una rapida occhiata alle tombe più significative. La più scenografica è quella dedicata al Doge Giovanni Pesaro, a metà della navata sinistra: un trionfo di marmi bianchi e neri opera seicentesca del medesimo architetto Longhena a cui si deve la chiesa di Santa Maria della Salute qui a Venezia. Sullo stesso lato puoi vedere il monumento dedicato al grande scultore neoclassico Antonio Canova e quello al sommo compositore italiano Claudio Monteverdi. Sul sepolcro di Tiziano, che si trova nella navata opposta, sono riprodotti in bassorilievo alcuni dei capolavori del pittore, fra cui naturalmente l’Assunta che hai appena visto!

 

CURIOSITÀ: Tiziano è uno degli artisti più longevi della storia dell’arte italiana: morì quasi novantenne mentre a Venezia infuriava un’epidemia di peste. Come era suo desiderio, fu sepolto ai Frari, ma data la situazione di emergenza ebbe solo una cerimonia frettolosa con una semplicissima lapide. Solo a metà dell’800 gli fu eretto un monumento marmoreo che tuttavia, freddo e pretenzioso com’è, non rende giustizia al maestro della pittura veneziana del ’500.

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