PONTE DI RIALTO

Lato San Marco

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Durata file audio: 2:15
Autore: STEFANO ZUFFI E DAVIDE TORTORELLA
Italiano Lingua: Italiano
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Il Ponte di Rialto è uno dei monumenti più simbolici di Venezia!

Fino alla seconda metà dell’800 il Ponte di Rialto era l’unico passaggio tra le due sponde del Canal Grande. In tutto il resto della città, l’unico modo di passare dall’altra parte era quello di affidarsi ai molti “traghetti”, o servizi di attraversamento su barche a remi: e anche oggi, se vuoi provare l’emozione di un viaggio in gondola per pochi euro, puoi servirti di uno di questi traghetti.

Naturalmente il punto migliore per osservare il Rialto è dall’acqua, e probabilmente l’avrai già fatto a bordo di un vaporetto: ma se il ponte ti appare imponente quando ci passi sotto, fa la sua bella figura anche quando ci passi sopra, venendo dalla riva del Vin o da campo san Bartolomeo. Intanto ti dirò che “Rialto” viene da “rivo alto” cioè il canale profondo e navigabile dell’arcipelago lagunare. Il Rialto è situato esattamente a metà del Canal Grande, in corrispondenza del punto più antico della città, dove da oltre un millennio si tiene il mercato. In un bellissimo quadro di Carpaccio, che forse avrai già visto nelle Gallerie dell’Accademia, scopri che fino al ’500 il ponte era fatto di legno e la parte centrale era costituita da passerelle mobili che si potevano rialzare e ritirare per consentire il passaggio delle navi più grandi.

Il ponte che stai ammirando adesso risale alla fine del ’500 e mette in collegamento i sestieri di San Marco e di San Polo. La ricostruzione in muratura, decisiva per l’immagine “moderna” della città, avvenne in seguito ad un appassionante concorso, al quale partecipò anche il grande architetto Palladio, che però non vinse. Il progetto di Palladio era elegantissimo, ma francamente poco pratico: prevedeva infatti tre archi, e come puoi immaginare i pilastri avrebbero costituito un grave ostacolo per la navigazione.

 

CURIOSITÀ: Per finanziare i lavori di costruzione del ponte si pensò di metterci delle botteghe coperte, che erano affittate a prezzo elevato dato il punto di massimo passaggio cittadino. Decisamente questi veneziani avevano il genio del commercio!

 

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