SAN MARCO

Basilica - Il Tesoro

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Durata file audio: 2:41
Autore: STEFANO ZUFFI E DAVIDE TORTORELLA
Italiano Lingua: Italiano
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San Marco è un infinito scrigno delle meraviglie, ma se vuoi proprio ubriacarti dello splendore dei tempi passati, entra nello scrigno dello scrigno: il Tesoro della basilica.

Fin dall’ingresso, rimani conquistato dal fascino di questi piccoli ambienti, ricavati nei resti di una antichissima torre del primitivo palazzo dei dogi. L’ottimo recente allestimento, con luci ben studiate, esalta al massimo i materiali degli oggetti esposti nelle vetrine: oro, alabastro, cristallo di rocca, onice, minerali pregiati.

Sei in uno dei più ricchi tesori ecclesiastici di tutta Europa, che fortunatamente fu risparmiato dall’occupazione napoleonica. Questi capolavori di oreficeria e scultura risalgono perlopiù a un famoso episodio storico: la Quarta Crociata. In quell’occasione, invece di marciare su Gerusalemme, i crociati misero a ferro e fuoco Costantinopoli. I veneziani, guidati dal doge Enrico Dandolo, portarono nella Serenissima un bottino stupefacente di opere d’arte bizantine.

Le vetrine sono in ordine cronologico: si comincia da recipienti di produzione romana, egiziana e asiatica: coppe, ampolle, vasi, anfore. Ti segnalo il magnifico calice realizzato per un imperatore bizantino, col bordo decorato da placchette in smalto.

Poi puoi ammirare oggetti dalle forme insolite, come un bruciaprofumi in argento dorato a forma di chiesa, con tanto di cupole traforate, oppure la “Grotta della Madonna”, un grosso blocco di cristallo di rocca in cui scorgi una statuina di Maria. Non perderti nemmeno le due Icone di San Michele Arcangelo, in smalto, argento e filigrana, realizzate da finissimi artisti di Bisanzio. Nella prima icona la figura dell’angelo guerriero è a rilievo, in smalti colorati; nella seconda affiora, elegantissima, sulla lastra d’oro.

E ancora, in un crescendo abbagliante, ti sfilano sotto gli occhi lavori di oreficeria gotica, fra cui ti segnalo il frontale d’altare sbalzato dell’inizio del ’400, che proviene dall’antica cattedrale di Venezia, la chiesa di San Pietro di Castello.

Vicino all’uscita, ti aspetta l’ultima meraviglia: la storica Cattedra di San Marco, un imponente blocco di marmo con rilievi del sesto secolo.

 

CURIOSITÀ: Non ci crederai, ma c’è stato un tempo in cui il tesoro era ancora più ricco di com’è adesso: a fine ’700 si dovette venderne una parte per pagare le spese d’occupazione dell’esercito di Napoleone, e pochi anni dopo un’altra parte per finanziare il restauro della Basilica di San Marco. Immagina come doveva essere il tesoro, tre secoli fa!

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