Mastino II della Scala (Verona, 1308 - Verona, 3 giugno 1351) è stato un leader militare italiano. Dopo la morte di Cangrande I, Mastino II e suo fratello Alberto II governarono insieme Verona, ma il potere era principalmente nelle mani di Mastino, che conquistò con la forza Brescia, Parma e Lucca. La sua espansione portò alla formazione della Lega anti-veronese, un'unione di diverse città. A partire dal 1339, sotto l'influenza di Azzone Visconti di Milano, la situazione cambiò. Mastino subì una significativa sconfitta nella battaglia di Parabiago e fu costretto a cercare la pace con la mediazione dell'imperatore Ludovico IV di Baviera. Dopo le sconfitte, il dominio scaligero si ridusse a Verona e Vicenza.
Anche nella politica interna, Mastino II fu brutale, arrivando ad assassinare pubblicamente suo cugino Bartolomeo della Scala, vescovo di Verona, nel 1338. Mastino II morì nel 1351 e la sua tomba si trova tra le arche scaligere a Verona.