Durata file audio: 2.44
Autore: STEFANO ZUFFI E DAVIDE TORTORELLA
Italiano Lingua: Italiano

Ti parlerò adesso di una chicca del British Museum che non puoi assolutamente perdere: è la statua Hoa Hakananai'a proveniente dal villaggio di Orongo sull’isola di Pasqua, ed è uno dei capolavori scultorei della popolazione moai.

Fu prelevata nella seconda metà dell’800 dall’equipaggio della nave HMS Topaze. La traduzione del titolo non è chiara: potrebbe significare “onda di rottura”, “colui che rompe l’onda”, o essere legato a un “amico perso” o “nascosto”.

Fu ritrovata nei pressi di una casa sulla punta sud-occidentale dell’isola. Dava le spalle al mare e guardava verso un cratere vulcanico ormai estinto: ma è probabile che la sua collocazione originaria fosse diversa.

Guardala: alta più di due metri, emerge possente da un grande blocco di tufo vulcanico marrone scuro. Stilisticamente è simile alle altre statue dell’isola di Pasqua: naso prominente, bocca sottile, mento all’infuori. La profonda infossatura degli occhi fa sembrare più sporgente la fronte bombata. Le orecchie sono grandi e definite, il petto è sottolineato dai capezzoli accennati, le braccia corrono lungo i fianchi, le mani si chiudono sul ventre.

E adesso girale intorno: nella parte posteriore vedi che ha una specie di cintola formata da tre linee orizzontali e da un cerchio. Subito sotto, i glutei sono appena accennati. Il retro della testa e delle spalle è ornato da rilievi che però sono stati probabilmente aggiunti in un secondo momento. Sono proprio questi rilievi la cosa più misteriosa della scultura, infatti il loro significato è ancora sconosciuto. Guardando con attenzione puoi individuare due figure metà uomo e metà uccello che affiancano un volatile più piccolo: sono stati interpretati come simbolo dell’adorazione tributata ad una divinità in parte umana in parte alata.

Devi comunque sapere che sull’isola di Pasqua ci sono circa mille sculture simili, ma Hoa Hakananai’a è particolarmente interessante per le intricate e misteriose incisioni che presenta sul retro di cui ti ho parlato poco fa.

Purtroppo è quasi impossibile datare con esattezza le sculture dell’isola di Pasqua. Ormai gli studiosi sono concordi nel ritenere che la produzione di queste opere sia iniziata intorno all’anno mille e sia proseguita per cinque o sei secoli.  

 

CURIOSITÀ: Fra gli abitanti dell’Isola di Pasqua si svolgeva ogni anno una gara rituale basata sulla raccolta del primo uovo deposto da una specie di rondine di mare. Si trattava di trovare l’uovo e portarlo sano e salvo a nuoto sull’isola. Il vincitore veniva considerato sacro fino all’anno successivo.

 

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