La tua visita della National Gallery si conclude con l’opera intitolata I Girasoli di Vincent Van Gogh, un tema molto caro all’artista olandese, affrontato più volte in una serie di tele diventate famosissime nel mondo.
Fu dipinto nell’estate del 1888, quando l’artista si trovava ad Arles, nel sud della Francia.
Come molte altre tele raffiguranti lo stesso soggetto, Van Gogh lo appenderà in casa propria dove accoglierà l’amico pittore, Paul Gauguin, col quale aveva intenzione di fondare una sorta di comunità di artisti che dovevano vivere e lavorare insieme. L’esperienza durerà solo pochi mesi e si concluderà con la partenza improvvisa di Gauguin in seguito ad un litigio. I Girasoli sono testimoni e protagonisti di questa breve stagione: due versioni sono appese nella stanza di Gauguin, il quale ritrae addirittura l’amico intento mentre li sta dipingendo.
L’immagine dei Girasoli la puoi intendere come un simbolo del ciclo della vita: osservando con attenzione i singoli fiori nel vaso, puoi notare come alcuni si presentino in bocciolo, mentre altri sono già appassiti e rovesciati verso il basso. La vita e la morte convivono quindi nel dipinto. I luminosi girasoli hanno un aspetto estremamente realistico, dovuto soprattutto alla consistenza densa e spessa della materia pittorica, anche se i tocchi di pennello sono rapidi e leggeri.
Quasi in voluto contrasto con l’aspetto naturalistico dei fiori, il vaso e il tavolo appaiono stilizzati, definiti da una spessa linea di contorno. Nota come il passaggio dal tavolo alla parete sia sottolineato da due gradazioni diverse di giallo, una più scura e una più chiara, simmetricamente capovolte sul recipiente dei fiori. La firma del pittore la puoi leggere sulla pancia del vaso, simile a una decorazione sulla superficie di ceramica.
CURIOSITÀ: Il quadro è un trionfo di gialli e arancioni.
Oltre che un evidente omaggio al sole della Provenza, il giallo era per Van Gogh simbolo dell’amicizia e della felicità.