Durata file audio: 2.13
Autore: STEFANO ZUFFI E DAVIDE TORTORELLA
Italiano Lingua: Italiano

La tua visita prosegue al primo piano, dove sei subito accolto da una balena gigantesca. Questo piano è dedicato perlopiù alla mineralogia, alle gemme e alla geologia. Una delle sale più suggestive della sezione di vulcanologia ti fa rivivere gli effetti di un terremoto in un grande magazzino: con impressionante verosimiglianza, proverai la sensazione di sentirti letteralmente mancare la terra sotto i piedi, mentre intorno tutto crolla giù dagli scaffali. Ma la sezione più interessante è quella che presenta, letteralmente, “il posto dell’uomo nell’evoluzione”. Partendo dalla rivoluzionaria teoria di Darwin, ti racconta il rapporto della specie umana con gli altri abitanti del pianeta, a cominciare dai suoi “cugini” più prossimi, le grandi scimmie con cui condividiamo oltre il 90% del codice genetico.

Al secondo piano arrivi con una scala mobile che attraversa un globo terrestre: è l’area dedicata al pianeta. In un’apposita galleria, con ricostruzione di ambienti naturali e modificati dall’uomo, ti trovi a riflettere intorno a questioni urgenti sul futuro della Terra.

Annesso al museo ti raccomando una visita al Darwin Centre, visitabile in gruppi guidati. È una strabiliante e un po’ macabra collezione di animali conservati in vasi di vetro, sul tipo degli esemplari raccolti da Charles Darwin, da cui scaturì il celebre trattato L’origine delle specie. Fra i pezzi forti della collezione c’è l’impressionante calamaro gigante con tentacoli lunghi quasi nove metri!

Un indispensabile complemento della tua visita è, nelle immediate vicinanze, lo Science Museum, dedicato al progresso scientifico e tecnologico. Vedrai che meraviglia la sezione dedicata alle 150 innovazioni più importanti del mondo moderno, dalla locomotiva a vapore all’astronave. Rimarrai incantato anche dalla raccolta di modellini navali.

 

CURIOSITÀ: Uno degli animali estinti che puoi vedere nel museo è il famoso dodo, che figura tra i personaggi di Alice nel Paese delle Meraviglie. Pare che l’autore Lewis Carroll, che si chiamava in realtà Dodgson, si sia rappresentato nel dodo perché quando si presentava gli capitava di balbettare per la timidezza dicendo: “Do-Do-Dodgson”. Tipico humour inglese!

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