SOANE MUSEUM

Hogarth Conclusione

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Durata file audio: 2:35
Autore: STEFANO ZUFFI E DAVIDE TORTORELLA
Italiano Lingua: Italiano
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Il sesto episodio intitolato La bisca ti mette sotto gli occhi un'impressionante galleria di volti e gesti segnati dal vizio e dalla corruzione. Il libertino è in ginocchio, e maledice la sfortuna; la parrucca, caduta a terra, non può più nascondere un cranio completamente calvo. A destra, un massiccio usuraio prepara una cambiale per un prestito di 500 sterline. Quasi nessuno sembra accorgersi che dal fondo del locale sta filtrando del fumo, indizio dell'incendio che tra poco devasterà ogni cosa.

 

Adesso passa al settimo, drammatico quadro intitolato La Prigione, dove scopri che Tom è stato incarcerato per debiti di gioco. La scena è drammatica: a sinistra, Tom ha un'espressione terrorizzata, mentre la vecchia che ha sposato gli urla nelle orecchie: un ragazzino ha portato un boccale di birra e reclama il pagamento, mentre il carceriere chiede la mancia. Dai vari oggetti sparsi in giro capisci che il libertino ha cercato inutilmente di fare soldi con le invenzioni, l'alchimia o la stesura di testi teatrali. A destra, Sarah sviene vedendo com’è ridotto il suo antico seduttore. Fra le persone che cercano di sorreggerla compaiono anche un avvocato e una bambina, la "figlia del peccato" commesso appunto con Tom Rakewell.

 

Passa ora all'ottava e ultima puntata intitolata Il manicomio. Nel manicomio per poveri di Bedlam, Tom si rotola per terra, quasi nudo, in piena crisi. Due infermieri gli legano polsi e caviglie, Sarah lo trattiene in lacrime. Due dame vezzose visitano il luogo come un passatempo: il loro sorriso è il dettaglio più aspro e disumano del ciclo. Intorno a loro, la vita quotidiana dei pazzi nella sua mostruosa comicità. A sinistra, vedi un terzetto con un tizio paffuto che si crede il papa, uno spiritato violinista e un malinconico piccoletto, ammalato d'amore. Al centro, un matto si atteggia a sovrano con scettro e corona di carta, mentre un sarto scimmiesco si è vestito con campioni di tessuto e un astronomo demente guarda in un telescopio di cartone; nella cella dietro Sarah puoi scorgere un uomo in preda a una crisi mistica. Pensa che prima di Hogarth nessun pittore aveva avuto il coraggio di dipingere dal vero l'interno di un manicomio!

 

CURIOSITÀ: Hogarth era decisamente un precursore: quando finiva un’opera la vendeva pubblicando un annuncio sui giornali. Oggi invece terrebbe un blog su Internet!

 

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