Durata file audio: 2.17
Autore: STEFANO ZUFFI E DAVIDE TORTORELLA
Italiano Lingua: Italiano

La Tate Modern è uno dei musei più amati dai londinesi!

In questa galleria potrai goderti una prestigiosa ed esaustiva raccolta di opere degli artisti che hanno dominato la scena europea dalla seconda metà dell’800 ai giorni nostri.

Dalle Ninfee di Monet alle opere contemporanee, dal Futurismo al Cubismo, dal Surrealismo alla Metafisica, passando per la Pop Art, l’Astrattismo e l’Arte concettuale e informale. La tua visita ripercorrerà tutto l’ultimo secolo dell’arte internazionale e globalizzata, in un percorso sempre nuovo e stimolante, con criteri di allestimento innovativi.

Ti consiglio di usare l’ingresso principale della Turbine Hall, ma prima di entrare devi sapere che questo museo fa parte di un complesso di quattro gallerie statali che prendono nome dal mercante di zucchero e filantropo sir Henry Tate, che nel 1889 regalò allo Stato la sua collezione di quadri contemporanei. Oltre alla Tate Modern, fanno parte del complesso la Tate Britain, che ha sede a Londra e che ti racconterò in un file a parte, e altri due musei “esterni”, la Tate Liverpool e la Tate St. Ives, in Cornovaglia.

E adesso guarda bene l’edificio da fuori, con la sua poderosa ciminiera alta circa cento metri: come avrai già capito, prima di essere museo, la Tate era una centrale termoelettrica, che nel 1981 venne chiusa perché non conveniva più tenerla in funzione.

Forte di ben quattro milioni di visitatori all’anno, la Tate Modern è uno dei più celebri capolavori dell’architettura contemporanea: come vedrai tra poco, se da un lato questo ex colosso industriale è stato giustamente riadattato alla funzione di museo, dall’altro è stato valorizzato nell’eleganza della sua struttura originaria. Vedrai com’è emozionante ammirare le opere muovendosi fra le terrazze e i ponti di quell’unico immenso e luminoso vano centrale: ne ricaverai un’indimenticabile impressione di potenza e di chiarezza.

 

CURIOSITÀ: L’architetto e designer che intorno alla metà del ‘900 disegnò il progetto della centrale termoelettrica, dove fra poco ammirerai le opere della Tate Gallery, disegnò anche una delle “icone” londinesi per eccellenza: la cabina del telefono!

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