Sul lato opposto della chiesa ci sono le “Sale capitolari”, dove i padri Gerolamiti si riunivano per discutere e prendere decisioni sull’amministrazione del monastero. Sono saloni tardo-rinascimentali con soffitti affrescati da pittori di scuola genovese. Alle pareti sfila una vera e propria galleria di dipinti cinquecenteschi fra cui ti raccomando soprattutto il drammatico Sogno di Filippo II, opera intensamente visionaria di El Greco. Sempre a El Greco si deve anche il cosiddetto Apostolado, la serie dei busti dei dodici Apostoli. Abbondano le opere di artisti veneziani, fra cui Tintoretto, Veronese e soprattutto Tiziano, il pittore prediletto da Carlo V. Suo figlio Filippo II invece era un fanatico di Hieronymus Bosch, di cui puoi ammirare qui una versione differente del Cristo deriso.