Durata file audio: 2.45
Autore: STEFANO ZUFFI E DAVIDE TORTORELLA
Italiano Lingua: Italiano

Dietro la Fontana di Apollo, dopo aver costeggiato sulla destra la prima parte del canale, imbocca in diagonale l’Allée de la Reine, il viale della regina, che ti porta ai due incantevoli Trianon.

Questa parte del parco di Versailles è realizzata sull’area di un villaggio, Trianon, che fu demolito per far posto ai palazzi reali e a un meraviglioso giardino botanico.

Devi sapere che Luigi XIV aveva fatto realizzare inizialmente un padiglione “di porcellana” decorato nel gusto per le cineserie allora in voga. Ma siccome questa fragile costruzione diede presto segni di degrado, l’architetto Hardouin-Mansart ne inglobò il rimanente in un nuovo edificio più ampio chiamato Grand Trianon, o anche “Trianon di marmo”, perché fu rivestito di marmi rosa e verdi.

Luigi XIV seguì personalmente i lavori e fece anche realizzare il lungo portico da cui puoi godere incantevoli scorci dei giardini attraverso l’infilata delle colonne. Gli interni sono stati ripetutamente restaurati e conservano solo in parte l’aspetto seicentesco: le decorazioni hanno come tema ricorrente il regno di Flora e la natura. L’ambiente più interessante è la sala degli specchi, che era usata dal Re Sole come sala del Consiglio.

Il giardino del Grand Trianon ha un aspetto prevalentemente settecentesco, ed è legato soprattutto alle memorie di Luigi XV e di madame de Pompadour. Anche qui, come vedi, i viali e le aiuole sono disposti in modo regolare, con fontane ed edifici, fra cui il delizioso Pavillon Français in stile rococò.

Come puoi notare, nei vicini giardini del Petit Trianon l’atmosfera è molto diversa, e infatti furono realizzati molto più tardi, all’inizio dell’800, secondo il gusto romantico del parco “pittoresco”: sentieri tortuosi, radure, boschetti, stagni e gruppi di alberi apparentemente “naturali”, ma che in realtà seguono una accurata regia.

La palazzina del Petit Trianon, singolare e attraente, fu realizzata poco dopo la metà del ’700 su ordine di madame de Pompadour, la favorita di Luigi XV ma devi anche sapere che in seguito divenne il rifugio preferito di Maria Antonietta.

 

CURIOSITÀ: All’apice della passione collettiva per la floricoltura e la botanica, a metà del ‘700 i giardini del Trianon arrivarono a contare ben 96.000 specie vegetali diverse, e una quantità astronomica di vasi: due milioni!

Gli addetti, come puoi immaginare, erano un piccolo esercito, agli ordini dell’illustre giardiniere Jussieu.

 

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