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Nel museo puoi ammirare ben quattordici tele di Claude Monet, uno dei massimi esponenti dell’impressionismo. Questo stile artistico è caratterizzato soprattutto dall’abbandono definitivo di soggetti religiosi, mitologici, o simbolici, a favore dell’attenzione verso le meraviglie della natura e le scene di vita quotidiana, privilegiando le emozioni che suscitavano nell’artista.

Claude Monet, nato nel 1840 e morto nel 1926, ne è stato uno dei fondatori, e la sua arte si distingue per la capacità di rappresentare i soggetti, soprattutto paesaggi, attraverso rapide pennellate e macchie di colore, che ne esaltano la prima e più genuina impressione, in modo estremamente poetico.

Il dipinto più importante, intitolato Ninfee, è del 1916. Devi sapere che il pittore dipinse ben 250 tele con lo stesso soggetto, tutte a Giverny, in Normandia, dove aveva costruito un giardino ricco di alberi e fiori e dove coltivava ninfee.

In questo quadro noti il tentativo di cogliere, con sempre maggior semplicità e rapidità delle pennellate, la trasparenza ed i continui cambi di luce durante le ore del giorno.

Il dipinto non ti ricorda però anche un giardino giapponese? Devi sapere che Monet, pur non essendo mai stato in Giappone, ne ammirava l’arte che aveva conosciuto dalle stampe giapponesi che collezionava e che influenzarono molto gli impressionisti. Nel suo giardino aveva infatti anche costruito ponticelli in stile nipponico, che dipinse poi in numerosi suoi quadri.

 

Tra gli altri suoi dipinti qui presenti, osserva il Mattino sulla Senna, del 1858, dove puoi notare come i movimenti del pennello tentino di imitare il vento che si muove tra rami, foglie e onde per catturare il movimento della natura in un solo istante.

Presta attenzione anche all’opera intitolata Pioppi nel sole. Monet era affascinato dai pioppi e li dipinse spesso tra la primavera e l'estate del 1891. Qui come puoi notare è il colore che dà forma agli oggetti, mentre acqua e cielo sono quasi indistinguibili, come fossero un tutt’uno.

 

 

Curiosità: A Seki, non lontano da Tokyo, c’è uno stagno chiamato lo stagno di Monet, proprio perché assomiglia moltissimo ad uno dei suoi quadri.

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