BASILICA DI SANTA CHIARA

Storia

Vedi tutti i contenuti di Assisi
Durata file audio: 2:45
Italiano Lingua: Italiano
Acquista

La chiesa è dedicata a Santa Chiara, la prima ragazza che seguì Francesco. Nata da famiglia ricca e nobile, Chiara era presente quando Francesco rinunciò ai suoi beni terreni di fronte a tutta la cittadinanza. Aveva solo 12 anni, ma questo evento cambiò la sua vita. A 19 anni ruppe coi genitori, contrari alle sue idee, e fuggì di casa. Raggiunse Francesco alla Porziuncola, la chiesetta poco lontana da Assisi presso la quale il Santo viveva. Aveva idee precise: voleva creare una comunità di donne radicalmente povere, che vivessero del loro lavoro, concentrate nella preghiera per sé e per gli altri, al servizio di tutti. Francesco la accolse e pochi anni dopo Chiara andrà dal Papa per fare approvare la regola delle Clarisse, aprendo la via all’emancipazione femminile.

 

La chiesa presenta una facciata molto semplice, divisa in tre parti da due cornici orizzontali al cui centro spicca un magnifico rosone ornato come un merletto. L’unica decorazione è l’arco che incornicia la porta, poggiato su due mensole a forma di leone. Per il resto la facciata è spoglia. Ma potresti dire che è povera? O l’alternanza tra le fasce di pietra bianca e pietra rosa le conferiscono una dolce eleganza di sapore quasi femminile?  

Se la presenza del grande arco sulla sinistra ti stupisce, ti spiego subito la sua funzione. Insieme agli altri archi uguali, presenti anche a sinistra ma nascosti dalla facciata del convento, svolge una funzione fondamentale, che puoi capire bene entrando nella chiesa. Osserva il soffitto, costruito con una serie di volte, sostenute da archi acuti. È una nuova tecnica costruttiva tipica dell’architettura gotica usata per rendere più alta e slanciata la chiesa. Ma questi archi spingono sulle pareti laterali e senza gli archi rampanti esterni le pareti della chiesa si aprirebbero facendola crollare.

 

CURIOSITÀ: Chiara, in una notte di Natale, indebolita dalla malattia nel letto della sua cella e triste perché non poteva stare vicino alla comunità in quel santo giorno, si mise a pregare il Bambino Gesù.

Quando le altre religiose tornarono a trovarla, Chiara raccontò loro tutto quanto era successo durante la celebrazione. Di fronte alla sorpresa delle religiose, spiegò che Dio le aveva concesso la grazia di vedere proiettate sulle pareti della stanza le scene della cerimonia nello stesso istante in cui esse si svolgevano nella cappella. Per questo motivo oggi è ritenuta la protettrice della televisione!

TravelMate! La Travel App che ti racconta le meraviglie del mondo!
Condividi su