Sigismondo Pandolfo Malatesta, nato nel 1417 e morto nel 1468, fu un membro della potente famiglia Malatesta, che governò su diverse città della Romagna, tra cui Rimini, dove Sigismondo esercitò il suo maggiore potere.
Sigismondo Pandolfo Malatesta ereditò il titolo di signore di Rimini dal suo padre, Galeotto Malatesta, nel 1432. Era noto per essere un condottiero astuto e spesso brutale, un leader militare che partecipava attivamente nelle complesse e turbolente politiche italiane del suo tempo. Fu coinvolto in numerosi conflitti, alleandosi ora con Venezia, ora con Milano, o con il Papato, a seconda delle circostanze e dei benefici che poteva trarne. La sua carriera militare include battaglie famose e numerosi cambi di alleanza.
Oltre alle sue capacità militari, Sigismondo è forse meglio ricordato come un grande patrono delle arti. Il suo nome è indissolubilmente legato al Tempio Malatestiano di Rimini, una chiesa che fu radicalmente ristrutturata su suo ordine per diventare un mausoleo per la sua famiglia e un monumento alla sua potenza.
Il progetto fu affidato all'architetto Leon Battista Alberti, uno dei più grandi architetti del Rinascimento, che trasformò una chiesa gotica esistente in un capolavoro del Rinascimento italiano. Il Tempio Malatestiano, con le sue linee classiche e decorazioni innovative, è considerato uno dei primi esempi di architettura rinascimentale e contiene sculture di Agostino di Duccio e affreschi di Piero della Francesca, tra gli altri.
La vita personale di Sigismondo fu altrettanto tumultuosa e controversa quanto la sua carriera politica. Si sposò più volte e la sua relazione più famosa fu con Isotta degli Atti, che divenne prima sua amante e poi moglie, e per la quale esprimeva frequentemente il suo amore nei lavori artistici che commissionava. Isotta è spesso rappresentata nel Tempio Malatestiano, simbolo dell'amore idealizzato di Sigismondo.
Il rapporto di Sigismondo con il Papato fu particolarmente conflittuale. Papa Pio II lo scomunicò, accusandolo di numerosi crimini, tra cui nefandezze e sacrilegio, in gran parte a causa delle sue azioni militari contro i territori papali e per il suo comportamento personale, spesso visto come immorale.
La figura di Sigismondo Pandolfo Malatesta rimane controversa; per alcuni è stato un tiranno crudele, per altri un leader illuminato e un mecenate delle arti. Nonostante le controversie, il suo contributo alla cultura del Rinascimento attraverso il patronato delle arti è indiscutibile, e il Tempio Malatestiano rimane uno dei più significativi testamenti del suo legato a Rimini e alla cultura italiana.