Come ti dicevo, questa chiesa è piena di capolavori di scultura e pittura che ne fanno uno scrigno di bellezza. Cappella dopo cappella, ti indicherò le opere più importanti, andando da sinistra a destra.
Adesso metti in pausa e vai alla prima cappella a sinistra dell’Altare Maggiore, detta cappella Corner o di san Marco, davanti al “San Marco in trono e Santi”.
Questo “San Marco in trono e Santi” è un trittico, ossia un dipinto a tre pannelli, della seconda metà del ’400. Le figure dei santi dai vivaci colori hanno lo splendore dei vetri e degli smalti di Murano, dov’era nato il pittore, Bartolomeo Vivarini. Ammira anche la ricca cornice intagliata in legno dorato, con le statue della Madonna e dei profeti Giona e Geremia.
Adesso metti in pausa e vai alla cappella accanto, detta dei Milanesi, davanti alla cosiddetta “pala Sant’Ambrogio”.
Questa “pala Sant’Ambrogio” fu donata dalla fiorente colonia lombarda alla chiesa a metà del ’300. È un dipinto molto affollato, dove puoi contare undici santi in tutto. Sant’Ambrogio, patrono di Milano, lo vedi seduto in trono sotto un loggiato.
Ora metti in pausa e vai nella cappella di San Giovanni Battista, davanti alla statua del santo.
Sei davanti all’unica opera presente a Venezia del grande scultore quattrocentesco fiorentino Donatello: la statua in legno di san Giovanni Battista. Scavato dai digiuni, vestito con la classica pelle di capro e un mantello, qui puoi notare il profeta con una straordinaria intensità espressiva.
Adesso metti in pausa e vai nella cappella Bernardo, alla “Madonna con Bambino e Santi”.
La “Madonna con Bambino e Santi” di Bartolomeo Vivarini è un polittico, cioè un dipinto a più pannelli, datato 1482. La Madonna in trono con il bambino, nello scomparto centrale, ha a sinistra i santi Andrea e Nicola, a destra Paolo e Pietro. Nella ricca cornice intagliata e dorata noterai due angioletti multicolori, ai lati del Cristo.
CURIOSITÀ: Il legno del “Giovanni Battista” di Donatello fu scelto perché era molto leggero. L’artista pensava già alla difficoltà del trasferimento della statua, alta quasi un metro e mezzo, da Firenze a Venezia.