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La zona circostante la casa di Rembrandt corrisponde all’antico quartiere ebraico di Amsterdam.

Al folto gruppo di ebrei di origine iberica, arrivati in Olanda già verso il 1580, alcuni decenni dopo si unirono gli ebrei provenienti dall’Europa centro-orientale. Nacque così una comunità popolosa, con un forte spirito commerciale, aperta alle professioni mediche, all’editoria e soprattutto alla lavorazione dei diamanti. Rembrandt era in diretto contatto con molti membri eminenti della comunità e questo gli permise un’interpretazione particolarmente profonda dell’Antico Testamento: inoltre il pittore usava proprio modelli della comunità per raffigurare i personaggi delle sacre scritture.

La comunità ebraica di Amsterdam subì una sorte drammatica durante l’occupazione nazista: dei 140 mila ebrei che vivevano in Olanda prima del 1941, di cui 80 mila nella capitale, ben 107 mila furono deportati nei campi di sterminio e ne sopravvissero solo 5.450. Ora la zona non è più abitata dalla comunità, ma già in precedenza il quartiere si era spopolato. Le famiglie ebree più benestanti si erano stabilite infatti nel vicino quartiere residenziale del Plantage o in altre parti della città, mantenendo tuttavia nella zona d’origine i luoghi di culto.

Intorno alla piazza centrale, dedicata a Jonas Daniel Meijer, resta tuttora la grandiosa sinagoga “portoghese”, costruita nel 1671, affiancata da un centro culturale con biblioteca. L’interno è imponente: è una grande sala coperta da volte in legno, sorrette da colonne ioniche.

Molto importante è lo Joods Historisch Museum, Museo Storico degli Ebrei, dedicato alla vita delle comunità ebraiche in Olanda. Una sezione è dedicata al celeberrimo filosofo Baruch Spinoza. Il museo, allestito nel 1987, offre la possibilità di visitare il gruppo di quattro sinagoghe costruite dalla comunità tra il Seicento e il Settecento.

 

Curiosità: ti suggerisco di non perdere il caratteristico “mercatino delle pulci” di Waterlooplein, eredità storica dell’attività commerciale ebraica, visitabile dal lunedì al sabato dalle 9 alle 17. La lunga piazza in cui si svolge è dominata dalla mole del grande edificio moderno che ospita il municipio e il teatro dell’opera e dove un monumento di pietra nera commemora la resistenza ebraica durante l’occupazione nazista.

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