CASTELLO

San Giorgio E Palazzo Lobkowitz

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Durata file audio: 2:35
Italiano Lingua: Italiano
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Proprio alle spalle della cattedrale si apre la piazza di San Giorgio. Gli edifici che la contornano sono le residenze dei canonici e sulla destra puoi notare un antico palazzo, trasformato sul finire del settecento per ordine dell’imperatrice Maria Teresa, in una casa di accoglienza per gentildonne decadute.

 

La piazza prende il nome dall’antichissima chiesa di San Giorgio, che presenta una facciata barocca ed è ben riconoscibile per i due campanili gemelli che caratterizzano lo skyline del Castello. I numerosi rimaneggiamenti hanno più volte modificato l’aspetto della chiesa, al cui interno i restauri hanno riportato alla luce la struttura romanica risalente al 1100.

All’interno sono di epoca medievale invece alcuni affreschi nel soffitto sopra l’altare maggiore, mentre appartengono alle ristrutturazioni barocche la bella scala che scende alla cripta e la ricca cappella di San Giovanni Nepomuceno.

 

Negli ambienti del vasto convento di San Giorgio, che si sviluppano sulla sinistra della chiesa, ha sede la ricca sezione della Galleria Nazionale dedicata all’800, con dipinti, mobili, oggetti, arredi ed abiti.

 

Seguendo la strada che si snoda lungo il fianco destro della chiesa si raggiunge il seicentesco Palazzo Lobkowicz: la più importante residenza privata dentro il perimetro del Castello. All’interno, perfettamente restaurato e accuratamente riallestito dai proprietari, c’è oggi uno splendido museo, tra i più amati dai turisti, che espone la preziosa collezione della Famiglia Lobkowicz che comprende porcellane e ceramiche di pregio e una serie di dipinti di maestri italiani, tedeschi e spagnoli, come Velasquez, Cranach e Canaletto, e tra cui spicca il famoso dipinto “Mietitura” di Pieter Bruegel il Vecchio, un vero capolavoro.

Il museo ha un’ampia sezione dedicata alla musica in cui sono esposti strumenti d’epoca e spartiti tra i quali alcuni originali di Mozart e soprattutto di Beethoven, compresi quelli di due delle sue celebri sinfonie: la Quarta e la Quinta.

 

Curiosità: La famiglia Lobkowicz è stata per ben due volte espropriata del palazzo: prima dal regime nazista e poi da quello comunista. Solo nel 2012, dopo un processo durato dodici anni, grazie alle leggi del presidente Václav Havel, i Lobkowicz sono ritornati proprietari del Palazzo dove nel 2007 hanno aperto il museo. 

 

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