CATTEDRALE DI SAN ISACCO

Introduzione

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Durata file audio: 2:24
Italiano Lingua: Italiano
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La Cattedrale di Sant'Isacco è una delle più grandi basiliche ortodosse al mondo e possiede anche una delle cupole più grandi mai realizzate. E’ dedicata a Sant'Isacco di Dalmazia, protettore dello zar Pietro il Grande, nato proprio nel giorno della sua festa.

La basilica attuale è la quarta costruita sullo stesso sito, dove già Pietro il Grande aveva fatto edificare una chiesa intitolata al suo patrono. Con l’espansione della città però lo zar Alessandro I ne volle una più maestosa e affidò l’incarico all’architetto francese August Montferrand, allora appena ventiquattrenne.

Pensa, ci vollero ben 40 anni per terminare i lavori, dal 1818 al 1858. Il problema principale fu il terreno paludoso a causa del quale, per assicurare le fondamenta, furono piantati ben 24.000 pali di legno. Inoltre fu necessario ideare metodi innovativi per erigere le gigantesche colonne del portico e si impiegarono 16 anni solo per decorare l’interno.

L’esterno è neoclassico e ricorda un noto edificio di Vicenza, in Italia, progettato a fine ‘500 dal grande architetto Andrea Palladio, la famosa Villa Almerico Capra detta la “Rotonda” che si ispira al famoso Pantheon di Roma. La struttura segue la tradizione russo-bizantina e presenta una pianta a croce greca con una grande cupola centrale e altre quattro minori.

La cupola centrale, placcata in oro zecchino e decorata con statue di angeli, poggia su una struttura portante in ghisa e supera i 100 metri di altezza.

Pensa che la cattedrale, rivestita di pietra grigia e rosa, presenta un totale di 112 colonne monolitiche in granito rosso con capitelli corinzi ciascuna pesante più di 100 tonnellate. Sul tetto inoltre ci sono ben 350 statue.

Prima di entrare soffermati sugli splendidi altorilievi di bronzo sui frontoni dei portici. Non li trovi eccezionali? Due mostrano scene della vita di Gesù, L'adorazione dei Magi e La resurrezione, gli altri narrano La leggenda di Sant’Isacco.

 

 

Curiosità: devi sapere che per dorare la cupola venne usato un composto a base di oro e mercurio che veniva scaldato a fiamma viva e, purtroppo, una sessantina di operai morirono a causa delle esalazioni di mercurio.

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