PLAZA MAYOR

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Durata file audio: 2:31
Autore: STEFANO ZUFFI E DAVIDE TORTORELLA
Italiano Lingua: Italiano
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Plaza Mayor è circondata dai portici, pinnacoli, mansarde, tetti di lavagna e, come vedi, da un gran numero di balconi. Non perdere tempo a contarli: sono 237. Come mai così tanti? La ragione è storica: all’epoca della monarchia asburgica, nel Cinquecento e nel Seicento, i balconi venivano ceduti o dati in affitto alle autorità. Infatti da questi esclusivi punti di osservazione si poteva assistere ai differenti spettacoli che si celebravano nella piazza: feste popolari, corride, processioni, beatificazioni e i drammatici “Autos de Fé”, le esecuzioni capitali con cui si concludevano i processi della Santa Inquisizione.

Fra gli edifici di Plaza Mayor, il tuo sguardo sarà subito attratto dagli affreschi che decorano la facciata della cosiddetta “Casa de la Panadería”, la casa della panetteria. Questo edificio risale alla fine del ‘500 ma è stato ricostruito più volte nel corso dei secoli, e si chiama così perché in origine ospitava, al piano terra, la “tahona pública, una specie di panetteria destinata ai poveri. Attualmente la sua “Sala delle Colonne” è la sede dell’Ufficio centrale del Turismo di Madrid.

Sotto i portici della Plaza Mayor, oltre ai vari caffè, ristoranti e locali tradizionali, la domenica mattina si allestice un pittoresco e rinomato mercato filatelico e numismatico, mentre a dicembre lo splendido recinto viene occupato dal classico mercatino di Natale dove si vende di tutto: dagli abeti ai presepi, dal muschio agli addobbi, dalle maschere alle parrucche.

Adesso metti in pausa e vai davanti all’Arco de Cuchilleros.

Ti trovi adesso nel lato sud-occidentale della piazza, all’Arco de Cuchilleros che si chiama così perché dà accesso alla via dove un tempo si trovavano le botteghe dei coltellai.

Dopo aver sceso i ripidi gradini della Escalerilla de Piedra, la scaletta di pietra, svolta a destra e osserva l’altezza e l’inclinazione dei muri delle case che si affacciano sulla Calle Cava de San Miguel e che fanno da contrafforti al lato occidentale della piazza.  

CURIOSITÀ: Nella Calle Cuchilleros si trova il “Sobreros de Botin” che è entrato nel Guinness dei primati perché è il ristorante più antico del mondo: esiste da quasi tre secoli!

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