PLAZA TIRSO DE MOLINA, Plaza Tirso De Molina

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Durata file audio: 2.21
Autore: STEFANO ZUFFI E DAVIDE TORTORELLA
Italiano Lingua: Italiano

 

La Plaza Tirso de Molina è uno dei punti più attraenti di Madrid!

La piazza in cui ti trovi, che un tempo era chiamata plaza del Progreso. segna il limite settentrionale del quartiere “Lavapiés”, e rende omaggio a uno dei massimi poeti e drammaturghi spagnoli, vissuto a cavallo tra il ’500 e il ’600. Il suo vero nome era Gabriel Téllez, fu frate nel convento che un tempo esisteva da queste parti, ma il fatto di essere un religioso non impedì a Tirso de Molina di inventare uno dei personaggi più famosi della letteratura erotica di tutti i tempi: Don Giovanni.

La piazza è stata ristrutturata agli inizi del Nuovo Millennio, ed ora, con il suo originale arredo urbano, i lampioni arcuati, le fontane e soprattutto i curiosi chioschi che compongono un animato mercato dei fiori, sembra avere superato il degrado degli anni precedenti e ritrovato finalmente lo splendore di un tempo. Fino all’800 infatti questa piazza triangolare con i suoi storici caffè era il punto di riferimento di letterati e artisti.

Se vuoi godere di una suggestiva visione d’insieme della piazza e del quartiere, entra nella calle Doctor Cortezo, e dal portone al n. 17 sali al sesto piano della “Casa de Granada”: dal magnifico terrazzo potrai avere letteralmente ai tuoi piedi il quartiere del “Lavapiedi”!; così è definito il quartieri in cui ti trovi.

Un po’ più avanti, quasi di fronte al teatro Nuevo Apolo, puoi vedere la fermata della linea 1 della metro, una delle più antiche d’Europa, che fu inaugurata nel 1921. Quando iniziarono gli scavi, gli operai trovarono alcuni scheletri umani che appartenevano probabilmente ai frati sepolti nel cimitero del convento ormai scomparso. Si decise di nascondere le ossa dietro le piastrelle che rivestono la stazione, ma da allora, a quanto si dice, oltre allo stridere dei vagoni, i passeggeri sentono altri rumori sospetti!

 

CURIOSITÀ: Il mercato dei fiori, modernissimo, è composto da 8 cubi di metallo e legno. Ogni cubo ha un nome preso dal titolo di una delle opere di Tirso de Molina, tra cui non manca naturalmente il “Don Giovanni”.

 

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