Durata file audio: 2.41
Autore: STEFANO ZUFFI E DAVIDE TORTORELLA
Italiano Lingua: Italiano

Al piano terreno, che nelle mappe è chiamato livello 0, trovi le sale con le opere più antiche del museo, fra cui la magnifica sezione dedicata alla pittura tedesca e fiamminga e i quadri italiani del primo Rinascimento, con maestri del calibro di Beato Angelico, Mantegna e Raffaello.

Il legame tra la Spagna e la regione franco-belga delle Fiandre è molto più stretto di quanto farebbe pensare la geografia. L’imperatore Carlo V  era nato a Gand nell’anno 1500, e i ricchi territori dei Paesi Bassi facevano parte dell’impero degli Asburgo. Inoltre il più grande pittore fiammingo del ’400, Jan Van Eyck, aveva compiuto un soggiorno in Spagna, influenzando lo stile dei pittori locali, come potrai verificare nelle sale di questa parte del museo.

Fra i massimi capolavori della pittura fiamminga ti segnalo soprattutto la grande Deposizione dalla croce, dipinta intorno al 1440 da Rogier van der Weyden, impressionante per la monumentalità delle figure e la scintillante ricchezza dei colori. Noterai che diversamente dal solito questa scena di Deposizione è ambientata in uno spazio piuttosto ristretto (benché sull’erba), cosa che la rende più intima e drammatica. Osserva anche com’è efficace il contrasto tra la veste blu della Madonna, che scivola a terra svenuta, e l’abito elaborato di Giuseppe d’Arimatea a destra, con disegni a motivi d’oro.

Nella sezione tedesca non puoi assolutamente perderti le opere di Albrecht Dürer, il più grande pittore del Rinascimento in Germania. Ti raccomando soprattutto l’Autoritratto con i guanti, dipinto quando Dürer aveva solo ventisette anni, ed era certamente consapevole della sua magnetica bellezza, accentuata dai lunghi capelli ondulati, e da un crescente successo sociale, evidenziato dall’abbigliamento raffinato.

Sempre al pianterreno, dopo il banco delle informazioni, trovi la prima parte delle raccolte di pittura spagnola, una sezione meno interessante, ad eccezione delle ultime due sale, dedicate a Goya: te ne parlerò più tardi.

 

CURIOSITÀ: Albrecht Dürer era un uomo generosissimo e gli capitava spesso di regalare le sue opere. Oppure accettava come pagamento oggetti di scarso valore, come un guscio di tartaruga, una pinna di pescecane, uno sciroppo di cedro e perfino un vasetto di capperi!

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