Proprio al centro della piazza, tra le due fontane, puoi vedere la recente statua di Carlo III di Borbone a cavallo. Prendi esempio dal re e dirigi lo sguardo verso l’edificio di mattoni rossi di fronte a te. Si tratta della Casa de Correos, risale alla seconda metà del ʼ700 ed è attuale sede della Presidenza della Regione di Madrid. Se sei a Madrid verso fine anno, non mancare di festeggiare Capodanno davanti a questo edificio! Infatti, la notte del 31 qui si riuniscono centinaia di migliaia di persone per compiere il rituale dell’uva, che consiste nel mangiare un chicco d’uva a ciascuno dei dodici rintocchi dell’orologio incorporato nella torre centrale.
A proposito di tradizioni madrilene: a sinistra, quasi all’angolo con la calle Alcalá, puoi vedere un gruppo statuario in bronzo e pietra che raffigura un orso rampante e un corbezzolo. È il famoso “oso y madroño”, il simbolo di Madrid, e lo ritrovi in tutte le cartoline.
Dirigiti ora verso la “Casa de Correos” e calpesterai uno spazio carico di storia. Fu qui che all’inizio dell’800 prese avvio la rivolta contro i francesi, soffocata il giorno dopo con le fucilazioni drammaticamente rappresentate nel famoso quadro di Goya al Prado; sempre qui nel 1912 fu assassinato il Presidente del Governo, nel 1931 fu proclamata la Prima Repubblica, e pochi anni fa si sono accampati i cosiddetti “indignados”, guidati dal leader del partito di “Podemos”, Pablo Iglesias.
Adesso abbassa lo sguardo e cerca, sul marciapiede vicino all’uscita della stazione della metro, una placca che indica il chilometro zero di Madrid. Si tratta dell’esatto punto geografico da cui si parte per calcolare i chilometri delle sei principali “carreteras”, le autostrade spagnole che partono dalla capitale.
Continua su questo lato, passando davanti all’ingresso della Casa de Correos, e avviati verso la celebre calle Mayor, davanti a te: è la strada che attraversa tutta la Madrid antica.
CURIOSITÀ: Sai perché la Puerta del Sol si chiama così? Nel Cinquecento, da quel lato della città, entravano molti comuneros, gente povera e affamata. Per fermarli, fu costruito una specie di fortezza sulla quale era dipinto un grande sole orientato ad est proprio come il sorgere del sole.