Se sei riuscito a trovare un biglietto per una partita ti accorgerai ben presto che i tifosi del Real Madrid sono particolarmente esigenti, forse perché abituati alle vittorie e al bel gioco. Durante le partite se non sono soddisfatti fischiano o fanno la caratteristica pañolada, che consiste nello sventolare fazzoletti bianchi in segno di protesta; ma quando, dopo un gol o a inizio partita, intonano il nuovo inno composto per celebrare la decima Champions League, le pareti dello stadio tremano e ti verrà la pelle d’oca al canto di battaglia collettivo. Avrai sentito parlare del “miedo escenico”, la paura che l’impatto scenografico dello stadio pieno di tifosi incute alle squadre avversarie… e perfino agli arbitri!
Se invece non hai trovato i biglietti non abbatterti: puoi sempre partecipare, fino a cinque ore prima del calcio d’inizio, al Tour del Bernabéu, che inizia nella torre B, all’angolo tra il paseo de la Castellana e la avenida de Concha Espina. È una futuristica visita multimediale nella storia della mitica squadra e del suo tempio, in cui ammirerai le undici Coppe dei Campioni protette da un’urna di cristallo, farai una domanda in sala stampa, entrerai nei lussuosi spogliatoi e potrai perfino sederti in panchina o nel palco presidenziale. Alla fine dell’itinerario potrai acquistare un souvenir nello store ufficiale della calle Padre Damián, vicino al parcheggio riservato dello stadio dove prima delle partite la folla aspetta l’arrivo del pullman reale della squadra.
CURIOSITÀ: Nella storica rivalità tra le due squadre di Madrid puoi visitare i luoghi di ritrovo nelle occasioni di festa: la fontana di Cibeles per il Real, Plaza de Neptuno per l’Atlético. I giocatori del Real vengono soprannominati “merengues”, meringhe, per la tenuta tutta bianca; quelli dell’Atletico invece “colchoneros”, materassai, per le divise a strisce bianche e rosse che ricordano le vecchie fodere dei materassi.
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