Durata file audio: 1.41
Autore: STEFANO ZUFFI E DAVIDE TORTORELLA
Italiano Lingua: Italiano

Dopo l’esperienza esotica di un’immersione nella giungla che cresce dentro una stazione ferroviaria, troverai un’atmosfera ben diversa nel Memoriale. Questo monumento è stato eretto in memoria di un drammatico attentato, o più esattamente una serie di esplosioni, che l’11 marzo 2004 hanno provocato una terribile strage nella stazione di Atocha poco prima delle otto di mattina, ora di grande affluenza di pendolari. Le successive rivendicazioni ne hanno rivelato la matrice terroristica.

Sei adesso all’ingresso, avvolto da evocativi toni blu cobalto. Il monumento, di cui hai visto la struttura esterna in superficie davanti alla stazione, è stato inaugurato nel 2007.

Superato il breve corridoio in cui sono iscritti i nomi delle quasi duecento vittime, sei entrato in una grande sala chiarissima attraverso una doppia porta, necessaria per mantenere la pressurizzazione dell’ambiente interno. Qui sei illuminato solo dalla luce centrale che filtra da una cupola di vetro e rischiara gli undici metri della torre cilindrica ricoperta da una membrana trasparente. Al suo interno puoi leggere le migliaia di frasi di cordoglio lasciate scritte su bigliettini, in tutte le lingue del mondo. Leggere le frasi nelle opache pareti curve crea un’emozione fortissima. Fai caso anche all’intensità dell’effetto comunicato da un monumento che, anche se sotterraneo, sembra quasi elevarsi, ed elevarti, verso il cielo.

 

CURIOSITÀ: Il Memoriale è isolato anche acusticamente. Te ne accorgerai subito, trovandoti immerso in un silenzio assoluto che ti permette di sentire quasi fisicamente la commozione per le vittime.

 

 

 

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