Il magnifico Mausoleo di Galla Placidia nasconde, all’interno di un edificio all’apparenza semplice e modesto, un vero tesoro: alcuni tra i più bei mosaici di epoca bizantina.
Ma chi era Galla Placidia? Diciamo che il suo curriculum è notevole: figlia dell’imperatore Teodosio I, sorella dell’imperatore Onorio, regina dei Visigoti e infine madre dell’imperatore Valentiniano III e reggente dell’Impero Romano d’Occidente, in sua vece, per diversi anni.
A Galla Placidia va anche il merito della costruzione di diversi edifici tra Roma e Ravenna, tra cui questo monumento funebre riservato a lei e ad altri membri della famiglia imperiale.
In realtà la nobildonna morì e fu sepolta a Roma, ma resta come testimonianza dell’epoca questo capolavoro, costruito tra il 425 e il 430.
All’esterno l’edificio con pianta a forma di croce latina ha pochi decori lungo le pareti in semplici mattoni, come numerosi archetti e il tiburio quadrangolare, una struttura centrale che riveste la cupola interna.
Ora metti in pausa, varca l’ingresso, e lascia che lo stupore prenda il sopravvento.
Il contrasto tra la luce esterna e il buio all’interno è dovuto alla mancanza di finestre, ad eccezione di piccole aperture.
Il primo particolare che ti colpisce è la volta a botte del soffitto, abbellita da fondo azzurro con ricche decorazioni. Successivamente lascia correre lo sguardo sulla strabiliante cupola, di un blu intenso, con una croce color oro al centro e tempestata da stelle dorate. Attorno puoi notare i simboli dei quattro evangelisti: il leone di San Marco, il bue di San Luca, l’aquila di San Giovanni e l’uomo alato di San Matteo.
Tenendo l’ingresso alle tue spalle, se osservi le lunette poste alla tua sinistra vedi raffigurati gli apostoli, tra cui San Paolo insieme a San Pietro che ha in mano una chiave.
Sempre dando le spalle all’ingresso, di fronte a te, in un’altra lunetta vedi un gran fuoco, coperto da una grata: rappresenta il martirio di San Lorenzo che si appresta a morire arso vivo. A sinistra del fuoco vedi un armadio contenente quattro libri: sono i quattro vangeli.
Curiosità: conosci la nota canzone di Cole Porter Night and Day? Beh, si dice l’abbia scritta dopo aver visitato questo meraviglioso mausoleo.