Vicino all’elegante Palazzo Vitelleschi, trovi l’antica Chiesa di San Giovanni Gerosolimitano, eretta tra la fine del XII e l’inizio del XIII secolo, che in origine apparteneva all’ordine dei Cavalieri di Malta.
La sua facciata, risalente agli inizi del ‘200, è caratterizzata da un portale centrale, sormontato da un arco, e da due laterali. Guardando quello a sinistra, puoi notare che l’architrave posta al disopra è in realtà un sarcofago paleocristiano del IV secolo, con la figura in rilievo della defunta a cui appartenne in origine, ritratta nell’antico gesto della preghiera.
Il bel rosone centrale, a raggiera, conserva incastonate inferiormente alcune delle scodelle in maiolica celeste che in origine ornavano tutto il suo perimetro.
All’interno, nota le tre navate romaniche, con pilastri compositi e volte a crociera. Ammira lo splendido affresco dei primi del ‘500 con Il Compianto sul corpo di Cristo, conservatosi per metà sulla parete e attribuito a Pier Matteo d’Amelia.
Le tre absidi invece, ben conservate, sono frutto di un intervento eseguito verso la fine del ‘200, che ha conferito agli interni un aspetto elegantemente gotico.
Alla Chiesa in origine era annesso sul retro l’ospedale, la cui struttura è ancora esistente.
Ora metti in pausa e riavvia quando sarai all’esterno.
A pochi passi dalla chiesa, al numero 11 di via Roma, trovi il Museo diocesano che ha sede nel Cinquecentesco Palazzo Vescovile. Tra le numerose opere ti segnalo: la tavola romanica del Salvatore benedicente, del XII secolo; La Madonna del Latte di Antonio del Massaro, detto il Pastura; quattro tavole di Monaldo Trofi, artista di formazione umbro-viterbese, databili entro i primi due decenni del ‘500, tra cui il Compianto sul corpo di Cristo e il Cristo Risorto; due tele di Tommaso Conca, nipote del più celebre Sebastiano; i busti reliquiari quattrocenteschi di San Teofanio e di San Lituardo, oltre ad argenti e preziose vesti liturgiche.