Durata file audio: 2.37
Autore: STEFANO ZUFFI E DAVIDE TORTORELLA
Italiano Lingua: Italiano

Come i Prigioni, anche il San Matteo di Michelangelo, che trovi sul lato destro tra lo Schiavo giovane e lo Schiavo barbuto, è rimasto incompiuto.

Questa statua di marmo alta ben 2 metri e 16 fu commissionata a Michelangelo nel 1503 dall’Opera del Duomo di Firenze: l’incarico prevedeva l’esecuzione delle statue dei dodici apostoli, in grandezza superiore al naturale, per i pilastri sotto la cupola del Brunelleschi. I numerosi impegni presi dall’artista lo costrinsero a rinunciare al progetto, di cui tutto ciò che rimane è proprio, il San Matteo che hai davanti.

Tieni presente che la statua era destinata a essere collocata in una nicchia abbastanza profonda, e quindi era fatta per essere vista solo di fronte, e non dal basso come avviene di solito. Il corpo del santo ti si presenta in un movimento di torsione, come spinto da una straordinaria forza interna che sembra trascinarlo verso l’alto. La presenza di uno scalino in basso a sinistra costringe la figura a ripiegare una gamba, mentre l’altra rimane distesa. Anche le braccia presentano uno schema simile: alla posizione flessa del braccio destro si contrappone quella distesa del braccio sinistro, mentre la testa e le spalle ruotano facendo perdere alla figura la sua frontalità, e acquistare maggiore dinamismo.

Ancora una volta, Michelangelo si dimostra un conoscitore della tradizione, e insieme un innovatore. La posa è detta “contrapposto” (se un braccio avanza, la gamba corrispondente arretra, e viceversa). La figura dell’apostolo ti trasmette una sensazione di energia travolgente, che lo spinge a superare i limiti imposti dalla materia da cui vorrebbe emergere liberandosi.

Come nei Prigioni di cui è circondato, lo stadio incompiuto, cioè il tanto celebre “non-finito” michelangiolesco ti permette, infatti, di vedere quasi dal vivo l’originale modo di lavorare dell’artista toscano, che procedeva togliendo progressivamente via la materia fino ad arrivare alla forma che si nascondeva nel blocco. Accanto al San Matteo puoi ammirare il gruppo marmoreo incompiuto conosciuto come Pietà di Palestrina, di evidente influsso michelangiolesco, ma su cui gli specialisti non sono d’accordo se ritenere l’opera del maestro oppure no.

 

CURIOSITÀ: Dopo la morte di Lorenzo il Magnifico Michelangelo si ritrovò senza lavoro e senza casa. Il figlio di Lorenzo, Piero detto il Fatuo, gli commissionò una statua di neve! Lui accettò e fece un altro capolavoro, che purtroppo si sciolse e che non vedremo mai.

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