Il Ponte Vecchio è un angolo davvero caratteristico di Firenze!
È un punto di riferimento per i turisti di tutto il mondo, affascinante sia come struttura architettonica che per le viste che si aprono dalle due terrazze al centro del ponte sul corso del fiume Arno.
Ammiralo, questo ponte, pittoresco, inconfondibile, con le sue piccole costruzioni quasi amatoriali, e incessantemente percorso da migliaia di persone. Ha sostanzialmente mantenuto nel tempo la forma medievale originaria, che risale alla metà del ’300 ed è poggiata su tre arcate solidissime. Devi sapere che è proprio grazie alla robustezza della sua struttura che il Vasari ha potuto far correre sopra i tetti delle botteghe il tratto più spettacolare del Corridoio, ossia il passaggio coperto che collega gli Uffizi con Palazzo Pitti senza mai scendere a livello del terreno.
Per il suo valore storico il Ponte Vecchio è stato l’unico tra i ponti fiorentini ad aver evitato la distruzione durante l’occupazione nazista della città, anche se il suo accesso venne sbarrato da ampie demolizioni nei quartieri circostanti. Il Corridoio Vasariano fu utilizzato dai partigiani per passare da una sponda all’altra del fiume.
E adesso ti lascio un po’ di tempo per curiosare tra le piccole botteghe degli orafi e dei gioiellieri che dalla fine del ‘500 si susseguono lungo i due lati del ponte.
CURIOSITÀ: Come ti ho detto, gli orafi e i gioiellieri hanno le loro botteghe sul Ponte Vecchio fin dalla fine del ’500. In precedenza, al loro posto, c’erano i macellai: sai per quale motivo furono sostituiti? Perché il ponte si trovava molto vicino al palazzo del granduca, e le delicate narici aristocratiche non gradivano le esalazioni che arrivavano da quella direzione. Così Ferdinando I prese il toro per le corna e fece sloggiare i macellai per decreto, assegnando le botteghe ai gioiellieri.