Durata file audio: 2.29
Autore: STEFANO ZUFFI E DAVIDE TORTORELLA
Italiano Lingua: Italiano

Superata la rustica facciata grezza, l’interno di San Lorenzo ti dà una grande emozione. Ti si apre davanti una luminosa struttura ispirata all’antichità classica, uno dei monumenti più rappresentativi della “età dell’oro” del ’400 fiorentino.

Il geniale architetto Filippo Brunelleschi ha progettato un edificio di profonda armonia, alternando il bianco degli intonaci al grigio della pietra serena, uno dei suoi materiali prediletti. Guarda l’eleganza delle due file di colonne, del soffitto a cassettoni, delle arcate, delle alte finestre che danno luce alla parte centrale. Osserva con attenzione l’eccezionale raffinatezza degli elementi scolpiti, come per esempio i capitelli che simulano cesti di fogliame, ispirati allo stile dell’antica architettura greca chiamato “corinzio”, o le cornici intorno alle cappelle che si susseguono con regolarità sui due lati.

Molte sono le opere d’arte di grande fascino, che fanno di San Lorenzo un vero museo della scultura e della pittura fiorentina quattro-cinquecentesca. Ti segnalo in particolare la bella Annunciazione dipinta da Filippo Lippi, che puoi trovare in una cappella in fondo a sinistra, e, lì vicino, il grande affresco di Bronzino raffigurante il Martirio di San Lorenzo. Un altro dipinto interessante è lo Sposalizio della Vergine del Rosso Fiorentino, sul secondo altare a destra.

Ma il capolavoro assoluto che non puoi assolutamente tralasciare sono i due pulpiti rettangolari in bronzo, sostenuti da colonne, che vedi uno di fronte all’altro in fondo alla navata centrale. Sono le ultime opere di Donatello, rimaste incompiute alla sua morte nel 1466 e terminate da allievi: il grande scultore, ormai ottantenne, del tutto libero da obblighi e convenzioni, scolpisce con grande energia e originalità episodi della vita di Gesù e di San Lorenzo, con un travolgente senso drammatico e una forte teatralità.

 

CURIOSITÀ: In una cappella laterale di San Lorenzo, riservata ai fedeli, è conservato un drammatico Crocifisso in grandezza naturale, scolpito da Antonio del Pollaiolo. Essendo destinato ad essere portato in processione, fu realizzato in sughero, il legno più leggero possibile!

 

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