Durata file audio: 2.20
Autore: STEFANO ZUFFI E DAVIDE TORTORELLA
Italiano Lingua: Italiano

Santo Spirito è uno dei luoghi più affascinanti di Firenze!

Prima di entrare in chiesa, goditi un momento di relax in questa bella e ombrosa piazza quattrocentesca, che è da sempre luogo di mercato, come puoi intuire anche dalla fontana, larga come un lavatoio. Guarda gli edifici, fra i quali spiccano anche palazzi signorili, come il cinquecentesco Palazzo Guadagni, con un bel loggiato.

A sinistra della chiesa vedi il lato gotico in pietra del Cenacolo di Santo Spirito, il refettorio trecentesco dell’antico convento dei frati agostiniani, unica sala medievale sopravvissuta alla ricostruzione dell’intero complesso a metà del ’400. Ti consiglio di entrarci per andare ad ammirare i pregevoli affreschi sulla parete a destra dell’ingresso. Anche se non è in ottimo stato di conservazione, la vasta scena della Crocifissione è ancora impressionante. Nel salone rettangolare, coperto da un soffitto in legno, puoi ammirare le sculture donate alla città dall’antiquario Salvatore Romano, con opere dall’epoca romanica al tardo Rinascimento.

Ed ora immergiti nella contemplazione della chiesa di Santo Spirito, questo capolavoro di Brunelleschi nel campo delle chiese a forma di croce. Il grande architetto della Cupola del Duomo cominciò a lavorare alla ricostruzione dell’edificio a partire dal 1444. Dopo la sua morte il cantiere è stato portato avanti da due suoi allievi: l’interno è stato completato in circa quarant’anni, mentre all’esterno i lavori sono proseguiti.

Come vedi, la facciata è semplicissima: una pura superficie intonacata, senza decorazioni o elementi architettonici, in cui spicca solo, in alto, una grande finestra circolare. Tutto l’esterno è estremamente sobrio, ma ti consiglio di portarti sul fianco destro per osservare l’elegante geometria dei puri volumi composti da Brunelleschi, la graziosa cupoletta, e sul fondo, lo snello e appuntito campanile, realizzato un po’ più tardi, all’inizio del ’500.

 

CURIOSITÀ: Devi sapere che il priore di Santo Spirito ospitò Michelangelo appena diciassettenne. Intuì il suo talento e gli permise di studiare l’anatomia grazie ai cadaveri che arrivavano all’ospedale del convento. Per ringraziarlo, il giovane artista scolpì un Crocifisso ligneo che puoi vedere nella sacrestia.

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