UFFIZI, Lorenzo Lotto-Sacra Famiglia Con San Girolamo Sala D19

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Durata file audio: 2.34
Italiano Lingua: Italiano

In questa sala, detta Cappellina Veneziana, ci sono diverse opere interessanti di Giorgione, di Tiziano Vecellio e di Lorenzo Lotto, ma tra tutte spicca per i colori vivaci, una delle più note di quest’ultimo: la Sacra Famiglia con San Girolamo.

Prima di tutto devi sapere che, a differenza di altri artisti del Cinquecento esposti agli Uffizi, Lorenzo Lotto non fu molto apprezzato ai suoi tempi e la sua vita fu travagliata, costellata da spostamenti continui e ristrettezze economiche. Schivo e poco propenso a scendere a compromessi coi dettami stilistici della sua epoca, non riuscì a farsi strada fra i tanti talenti suoi contemporanei, e produsse i suoi migliori capolavori in centri urbani secondari come Treviso, Bergamo e Loreto.

Nell’Ottocento le sue opere sono state rivalutate, tanto che oggi Lorenzo Lotto è considerato uno dei più importanti pittori del Rinascimento.

Come puoi immediatamente notare osservando il dipinto, l’artista poneva molta attenzione alle emozioni espresse dai volti dei suoi personaggi, come San Giuseppe che guarda intensamente negli occhi la sua sposa Maria e Gesù Bambino.

Nota come appaiono più chiare e luminose queste due figure rispetto agli altri tre personaggi, di età molto più avanzata, più scuri e quasi meno definiti.

È curiosa la posa di Sant’Anna che, seduta su un cuscino, circonda la figlia Maria, quasi come se la tenesse in braccio. È come se Lotto volesse rappresentare il fatto che Maria è nata dal grembo di Anna, così come Gesù da quello di Maria.

Entrambe le donne portano un anello: la Madonna ne indossa uno sul dito medio della mano sinistra, con una pietra verde simbolo di castità, mentre Anna ne ha uno sull’anulare destro con una pietra rossa, simbolo della parola di Dio.

In posizione più defilata, nell’angolo a sinistra c’è San Girolamo penitente, riconoscibile dai classici elementi iconografici con cui viene raffigurato: il cappello rosso cardinalizio, a ricordare il suo ruolo nella Chiesa, e il sasso con cui si percuote il petto in segno di penitenza.

 

Curiosità: Non si conosce il motivo per cui San Girolamo sia stato inserito nell’opera, visto che è vissuto circa 350 anni dopo la nascita di Cristo. Forse compare perché fu il primo traduttore in lingua latina della Bibbia, di cui fa parte il Nuovo Testamento che narra le vicende legate alla Sacra Famiglia.

 

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