VIA DE TORNABUONI, Palazzo Strozzi
Vedi tutti i contenuti di FirenzeVia de’ Tornabuoni è la strada più elegante di Firenze!
Questa bella via rettilinea, dove puoi dedicarti allo shopping di lusso ma anche ammirare chiese e palazzi storici, è dedicata ad una delle grandi famiglie signorili della storia di Firenze. Si sviluppa lungo il lato occidentale dell’antica città romana, da piazza Antinori fino all’Arno, in corrispondenza del ponte di Santa Trinità.
L’aspetto attuale della via, piena di negozi di moda, gioielleria e alto artigianato, è frutto di un riuscito intervento di regolarizzazione dell’800. Su entrambi i lati vedi palazzi signorili dal ’400 al ’600, e all’inizio e alla fine due chiese monumentali.
Via de’ Tornabuoni è un punto di riferimento fondamentale del centro storico di Firenze, e ti capiterà spesso di attraversarla passando da un monumento all’altro. Se vuoi esplorarla come merita, ti consiglio di partire dal Palazzo Antinori. Sul lato opposto noterai subito la bella facciata della chiesa di San Gaetano, uno dei pochi edifici barocchi di Firenze. È una tipica chiesa seicentesca, ricca di statue, bassorilievi, stucchi e dipinti, fra cui anche una tela di Pietro da Cortona.
La banca che vedi di fianco alla chiesa è Palazzo Corsi, con una bella loggia del ‘600.
Il poderoso edificio isolato che trovi a metà del lato sinistro è Palazzo Strozzi, uno dei capolavori dell’architettura civile del Rinascimento. Iniziato sul finire del ’400 è terminato circa cinquant’anni dopo; ospita istituzioni culturali ed è utilizzato come sede per importanti mostre d’arte antica e moderna. L’esterno è interamente rivestito di pietra bugnata sporgente, scolpita “a cuscinetto”: lungo la base corre un sedile, e il coronamento superiore consiste in un potente cornicione. I grandi portali, aperti su ciascun lato, ti danno accesso ad un bel cortile interno.
CURIOSITÀ: Palazzo Strozzi è uno dei pochissimi edifici dove puoi ancora vedere all’esterno i ferri battuti originali di fine ’400: gli anelli servivano per legare le redini dei cavalli e agli angoli per metterci lumiere per torce e fanali.