GALLERIA UMBERTO I

Teatro San Carlo

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Durata file audio: 2:42
Autore: STEFANO ZUFFI E DAVIDE TORTORELLA
Italiano Lingua: Italiano
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Di fronte all’ingresso della Galleria Umberto I puoi vedere uno dei monumenti più significativi della Napoli grande capitale mediterranea delle arti e della cultura: il Teatro San Carlo, uno dei più celebri palcoscenici al mondo per l’opera lirica.

Il teatro porta il nome e l’impronta di Carlo III di Borbone, re di Napoli e poi di Spagna, che fu grande promotore di iniziative architettoniche e culturali in entrambi i regni. Inaugurato nel 1737, il teatro fu concepito per un enorme numero di persone, oltre 3000, grazie all’innovativa platea a ferro di cavallo, con cinque ordini di palchi ed un loggione. Il Teatro San Carlo si impose subito come uno dei templi dell’opera lirica in Europa, grazie alla presenza dei massimi musicisti internazionali del ’700 e all’attività dei compositori della cosiddetta “scuola napoletana”.

Anche se la struttura interna è ancora quella settecentesca, la facciata che hai davanti è dell’inizio dell’800, quando il cognato di Napoleone Gioacchino Murat la fece rinnovare in stile neoclassico.

Il basamento è in robusto bugnato di pietra, ovvero una lavorazione di pietre sovrapposte e sfalsate, mentre in alto si allarga un gradevole colonnato. Il gruppo scultoreo che vedi in cima alla facciata raffigura la sirena Partenope, mitica fondatrice della città.

Nel 1816 il San Carlo fu devastato da un incendio, ma fu riaperto dopo un restauro effettuato nel tempo record di nove mesi, fra l’entusiasmo dei napoletani e di un visitatore illustre, il grande romanziere Stendhal, che lo considerava il più bel teatro d’Europa. Durante il restauro venne realizzata anche l’immensa tela distesa sul soffitto della platea, che migliora ulteriormente l’eccezionale acustica della sala.

Il merito della rapidissima riapertura fu dell’impresario Domenico Barbaja, autentico genio della conduzione teatrale. Negli oltre trent’anni della sua direzione nominò direttore artistico Gioacchino Rossini, e il compositore assicurò la stesura di due opere all’anno, una seria e una buffa. Dopo sette anni, la carica passò ad un altro grandissimo compositore, Gaetano Donizetti e devi sapere che la tradizione di eccellenza del Teatro San Carlo continua, ininterrotta, anche oggi.

 

CURIOSITÀ: Data la vicinanza con il Palazzo Reale, il sovrano poteva accedere direttamente al palco reale, senza scendere in strada! Oggi, entrando dai Giardini Reali, puoi fare anche tu lo stesso percorso del re, trasformato in un museo dedicato al teatro e alla storia dell’opera lirica.

 

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