VIA TOLEDO

Piazza Dante

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Durata file audio: 2:40
Autore: STEFANO ZUFFI E DAVIDE TORTORELLA
Italiano Lingua: Italiano
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Dopo il Conservatorio dello Spirito Santo, facendo una breve deviazione a sinistra nello stretto di un quartiere popolare, raggiungi due importanti monumenti. Il primo è l’interessante chiesa della Santissima Trinità dei pellegrini, oggi cappella di un ospedale, con un bell’interno ricco di interessanti tele del ’600. Poco più avanti trovi il vasto palazzo Tarsia, immenso edificio nobiliare incompiuto e oggi in condizioni precarie. Sarebbe uno dei più spettacolari edifici privati di Napoli, che tutti speriamo venga restaurato presto! Il suo cortile esterno è stato trasformato in una piazzetta, in cui puoi riconoscere ancora gli elementi architettonici barocchi.

Tornando in via Toledo, sul lato destro vedi allineati, uno accanto all’altro, due importanti palazzi nobiliari: sono Palazzo Carafa di Maddaloni, costruito alla fine del ‘500 su progetto di Cosimo Fanzago, e lo splendido Palazzo Doria d’Angri, di pianta trapezoidale, opera del Vanvitelli. Per prima cosa, nella sua facciata in marmo bianco distribuita su tre ordini, cerca il balcone che sta sopra le colonne doriche del portale: fu proprio da lì che Garibaldi annunciò, nel 1860, l’annessione del Regno delle Due Sicilie al Regno d’Italia.

Dopo questo emblematico palazzo, la tua camminata si chiude in bellezza e si ferma in piazza Dante, da poco divenuta pedonale. Progettata dal grande Vanvitelli, è chiamata anche Foro Carolino, ed è un gioiello dell’urbanistica settecentesca; ha un’elegante struttura a semicerchio con al centro la statua a cavallo di re Carlo III di Borbone. Le ventisei statue che vedi nella parte alta alludono alle virtù del re. Attraverso la grande nicchia centrale entri in uno storico istituto scolastico nell’ex convento di San Sebastiano, che ha ben due chiostri, uno medievale, l’altro rinascimentale.

A un lato di piazza Dante puoi ammirare la facciata rococò della settecentesca chiesa di San Michele Arcangelo, dall’interno altrettanto bello, con squisiti arredi del ‘700. La chiesa è detta anche “San Michele a Port’Alba” dal nome della vicina antica porta seicentesca.

 

CURIOSITÀ: Durante il periodo fascista un famoso calciatore, Attilio Sallustro, fu premiato dal suo presidente con una delle prime automobili Balilla. Tutto felice, lui la inaugurò proprio in via Toledo. Senonché investì un pedone, il quale si finse gravemente ferito per specularci sopra. Ma appena seppe che alla guida c’era il suo amatissimo calciatore ritirò tutto!

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