PALAZZO COMUNALE E PIAZZA DEL COMUNE

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Durata file audio: 3:12
Italiano Lingua: Italiano
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Il Palazzo Comunale fu costruito nel XIII secolo, utilizzando come muro portante le mura della seconda cerchia difensiva. L’attuale palazzo accorpa quello dei Priori e quello del Podestà ed è frutto di vari accrescimenti. La parte più antica è quella adiacente alla chiesa di Santa Maria del Suffragio, la cui torre campanaria apparteneva in origine al palazzo civico.

L’accesso al palazzo avveniva tramite la lunga scala esterna che puoi vedere addossata alla facciata a sud, che conduce all’elegante loggia. A questa parte fu aggiunto, nel tardo ‘400, il palazzo del Podestà.

Le originarie finestre trifore di entrambe le facciate furono purtroppo distrutte nel ‘500 e sostituite da finestre più squadrate, quando l’architetto Donato Bramante progettò la nuova, grande torre campanaria.

Il salone del palazzo a cui si accede dalla scalinata esterna, fu affrescato, nel 1629, da Camillo Donati e da Giulio Giusti illustrando le origini mitiche di Corneto che sarebbe stata fondata da Corito, un antenato del costruttore di Troia. L’albero genealogico dipinto, iniziando da Enea, raffigura tutti i re di Alba Longa fino alla nascita di Roma. Altre scene narrano la strage di Cornetani da parte delle truppe di Federico II, la fuga di Eugenio IV da Roma ed il suo ritorno scortato dal cardinale Giovanni Vitelleschi ed Il senato romano che decreta di erigere al Vitelleschi una statua equestre.

Nella sala del consiglio invece sono collocati tre dipinti del maestro cileno del ‘900 Sebastian Matta, che ebbe a lungo casa a Tarquinia, ed un affresco staccato della prima metà del ‘400 raffigurante La Crocifissione con la Vergine e san Giovanni attribuito al pittore Antonio Zacchi detto il Balletta.

 

Ora metti in pausa e concludi la tua visita al Palazzo Comunale e riavvia quando esci nella piazza.

 

Ammira anche questa splendida piazza che troverai davvero interessante.

Nota la fontana in stile barocchetto posta al centro, del 1725, fu progettata da Filippo Barigioni, autore dell’obelisco della fontana antistante il Pantheon a Roma, e realizzata dallo scultore Francesco Pincellotti, che lavorò alla famosissima fontana di Trevi.

Allineata al Palazzo Comunale, si affaccia la Chiesa di Santa Maria del Suffragio, di aspetto barocco, edificata nel 1759. L’interno, a pianta centrale, è dotato di tre altari. I due laterali sono abbelliti da dipinti che raffigurano rispettivamente il Miracolo di Sant’Isidoro, di Gioacchino Paver, e San Francesco di Paola ed altri santi, di Teodoro Rusca. L’antistante chiesa settecentesca di San Leonardo, o dell’Addolorata, a pianta centrale, con quattro profonde cappelle, è opera dell’architetto Gian Domenico Navone. La chiesa ha un elegante interno in stile barocco, che richiama lo stile architettonico di Francesco Borromini, uno dei più grandi architetti del ‘600.

 

 

 

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