Durata file audio: 2.20
Autore: STEFANO ZUFFI E DAVIDE TORTORELLA
Italiano Lingua: Italiano

San Lorenzo è un complesso artistico ed architettonico fra i più vivaci di Firenze!

La chiesa sorge su un ampio podio a gradinata, nella piazza dietro Palazzo Medici. Davanti alla facciata grezza si trova il monumento cinquecentesco al condottiero Giovanni dalle Bande Nere raffigurato seduto, ma farai un po’ fatica a notare la statua nella confusione del mercato di abbigliamento e di accessori che ferve nella piazza.

Stai per visitare un grande complesso rinascimentale, ma devi sapere che la basilica risale a molto prima: si tratta infatti del più antico luogo di culto cristiano a Firenze, costruito fuori dal quadrilatero delle mura romane.

La grande chiesa a forma di croce che hai davanti risale alla prima metà del ’400. Fu voluta dalla famiglia Medici e progettata dal grande Filippo Brunelleschi, autore della cupola del Duomo e della Sagrestia Vecchia, sulla sinistra. Il cantiere andò per le lunghe, e alla morte dell’architetto era ancora incompiuto. Circa un secolo dopo, il progetto della facciata venne affidato a un altro mostro sacro, Michelangelo. Per il rivestimento, il grande scultore avrebbe voluto usare i marmi delle cave di Pietrasanta, ma il papa Leone X de’ Medici gli impose quelle di Serravezza, che però non aveva strade di comunicazione. Questo fece lievitare i costi, i tempi si allungarono, e alla fine San Lorenzo restò senza facciata, così come la vedi adesso.

Sappi comunque che negli anni successivi Michelangelo realizzò per San Lorenzo due capolavori assoluti: la Sagrestia Nuova, sul lato opposto della chiesa rispetto a quella di Brunelleschi, e all’interno del convento la Biblioteca Mediceo-Laurenziana. Infine, la cupola coperta di tegole rosse che vedi spuntare dietro il complesso è la Cappella dei Principi, realizzata qualche decennio più tardi.

 

CURIOSITÀ: La statua di Giovanni dalle Bande Nere, grande condottiero della famiglia Medici, morto giovanissimo, fu trasportata da san Lorenzo a Palazzo Vecchio, e a metà ‘800 fu rimessa sulla sua base originaria. In quest’occasione fu composto un epigramma satirico che diceva: “Messer Giovanni dalle Bande Nere/dal lungo cavalcar noiato e stanco/scese di sella e si pose a sedere”.

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