Sei finalmente arrivato alla chiesetta di San Biagio dei Librai, dove, oltre al monumentale altare maggiore, sono conservate le ceneri di Aurelio Severino, un illustre medico morto per curare gli appestati. Di fianco, hai la chiesa di San Gennaro all’Olmo che nasconde a sua volta un’altra piccola chiesa con tanto di cripta in cui sono stati ritrovati resti di strutture paleocristiane, l’ossario dei santi Biagio e Gregorio e perfino le sepolture di numerosi napoletani della zona, tra cui anche il padre di Giambattista Vico.
Ora fai una piccola deviazione dall’asse di “Spaccanapoli” per imboccare la via San Gregorio Armeno. In questa stradina piena di botteghe artigiane troverai la quintessenza della napoletanità: infatti scoprirai una miriade di fantastici presepi e figure natalizie, oltre ai personaggi della commedia dell’arte italiana, a cominciare da Pulcinella, e in più le caricature di noti personaggi politici, sportivi o del mondo dello spettacolo! Ma non lasciare che i presepi ti distraggano dallo splendido complesso monastico di San Gregorio Armeno, col suo bellissimo chiostro cinquecentesco! Vedi già davanti a te il campanile che ne collega le ali, fra poco ci passerai sotto come un ponte!
Tornando verso via San Biagio dei Librai, passi davanti al portone di Palazzo Marigliano, detto anche Palazzo di Capua, che ora è sede di uffici amministrativi: nel cortile interno puoi scorgere un’incantevole scala settecentesca a doppia rampa. In fondo a via San Biagio dei Librai, Spaccanapoli cambia un’altra volta nome, e dopo l’incrocio con via Duomo prende il nome di via Vicaria Vecchia.
La tua passeggiata si conclude con due chiese che hanno più di millecinquecento anni: alla tua destra Sant’Agrippino a Forcella, e alla tua sinistra Santa Maria a Piazza, entrambe risalenti all’incirca all’epoca dell’imperatore Costantino.
CURIOSITÀ: Gli artigiani che fabbricano le statuette invece sono sempre aggiornatissimi: pensa che quando morì il cantante George Michael, il giorno dopo la sua statuetta era già nei presepi!