VIA TOLEDO

Quartieri Spagnoli

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Durata file audio: 2:19
Autore: STEFANO ZUFFI E DAVIDE TORTORELLA
Italiano Lingua: Italiano
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Via Toledo è una delle strade più incantevoli di Napoli!

Lo scrittore francese Stendhal, che amava profondamente Napoli, nella prima metà dell’800 definì Toledo “la via più popolosa e gaia del mondo”. E come potrai notare è rimasta così ancora oggi, con i suoi locali commerciali animati, fulcro dello shopping napoletano, ma anche con numerosi edifici storici civili e religiosi.

Inizia quindi a percorre questa arteria principale della città che, marcando il limite orientale dei popolari e veraci “Quartieri Spagnoli”, fu fatta costruire verso la prima metà del ‘500 dal viceré Pedro Álvarez de Toledo laddove un tempo si innalzava l’originaria cinta muraria occidentale di epoca aragonese, che a sua volta ricalcava sostanzialmente il margine della città greco-romana.

Dirigiti verso piazza Dante: il tuo itinerario sarà poco più lungo di un chilometro.

A sinistra troverai Palazzo Berio, ricostruito nella seconda metà del ‘700 dal figlio del grande architetto Vanvitelli seguendo il progetto del padre. Nel giardino interno, se ti affacci con discrezione, potrai scorgere una graziosa fontana abbellita dalla testa di un cervo. Sul lato opposto del marciapiede, dopo pochi passi, sbuchi sulla pittoresca piazzetta Duca d’Aosta. Hai davanti Palazzo Barbaja, dove all’inizio dell’800 visse Gioacchino Rossini. Il grande compositore fu gratuitamente ospitato in questa sede dal vulcanico impresario teatrale Domenico Barbaja, proprio nel periodo in cui il Teatro San Carlo era chiuso a causa di un incendio che l’aveva devastato. L’accordo era che Rossini sarebbe stato ospitato gratis a patto che componesse un’opera, l’Otello. Ma dopo cinque mesi di vitto e alloggio a scrocco, l’impresario lo chiuse dentro, intimandogli di finire. Era stufo di aspettare un lavoro che, in realtà, non era stato nemmeno iniziato!

 

CURIOSITÀ: Quando finalmente Rossini si decise a comporre l’Otello, l’opera non ebbe grande successo. Il pubblico non capiva perché la storia dovesse andare a finire così male, con Otello che accoltella Desdemona. Be’, non ci crederai, ma Rossini qualche tempo dopo riscrisse un finale in cui Otello e Desdemona facevano la pace!

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