Durata file audio: 2.27
Italiano Lingua: Italiano

La visita delle collezioni permanenti del Moma inizia sempre da un punto ben preciso: la Notte Stellata di Van Gogh. Un dipinto carico di fascino e di emozione, autentico protagonista anche dei gadget che si trovano nel bookshop del museo.

 

Nel 1889 Vincent Van Gogh era ricoverato nel sanatorio per malattie mentali di Saint-Rémy, in Provenza; i medici non riuscivano a formulare diagnosi precise per i suoi disturbi, ma gli permettevano di dipingere, talvolta anche uscendo dalla casa di cura, sia pure sotto sorveglianza di un assistente.

In una luminosa nottata della tarda primavera, Van Gogh realizza uno dei suoi più straordinari capolavori. Mentre la cittadina dorme nella vallata, protetta dalle sagome verticali di un albero di cipresso e del campanile, in cielo si accende lo spettacolo della luna e delle stelle.

“Guardare le stelle mi ha sempre fatto sognare”, scrive Van Gogh in una lettera: e sul paesaggio notturno di un angolo tranquillo del sud della Francia si accende uno spettacolo cosmico. Le stelle gigantesche, accese di luce, sembrano ruotare nel firmamento. Sembra di assistere a una sorta di fantasmagorica battaglia tra il cielo e la terra, dove tutta l’azione, la passione, l’intensità è data dallo splendore della luna e degli altri corpi celesti. Al contrario, le colline sullo sfondo sono quasi “condannate” all’immobilità da un pesante tratto scuro, e le piccole case del paese sembrano rannicchiate sotto la potenza degli astri.

 

Van Gogh dipinse altri quadri ambientati di notte o di sera, con affascinanti effetti di luce e di buio, ma era ben consapevole dell’importanza di questa tela, tanto da raccomandare al fratello Theo di farla esporre in qualche mostra d’arte a Parigi.

 

Dopo vari passaggi di proprietà tra la Francia e l’Olanda, questo capolavoro è stato acquistato dal museo di New York nel 1941.

 

Curiosità: Il dipinto di Van Gogh è stato studiato non solo dagli storici dell’arte ma anche da esperti di astronomia, che hanno calcolato le fasi lunari, l’allineamento delle stelle e la posizione del pianeta Venere per determinare la data esatta dell’esecuzione. Le notti più plausibili sono quelle del 23 maggio e del 19 giugno del 1889. Presupponendo, però, che Van Gogh sia stato assolutamente fedele nella raffigurazione del cielo…

TravelMate! La Travel App che ti racconta le meraviglie del mondo!
Condividi su